giovedì 22 ottobre 2015

Le Gaetane #handmade Italian bags

Ma quanto influisce il luogo da cui proveniamo, sulle nostre scelte professionali?
Lo abbiamo chiesto a #Sara Beneck, che ha scelto #Gaeta come luogo di partenza. 
Gaeta ha rappresentato per lei la meta professionale ideale, in cui poter dar vita alle sue creazioni ispirandosi al mare e alla vacanza.
Ma cosa accade quando la tradizione incontra l'innovazione?
Nel suo caso, ha portato alla rivisitazione di una tipica borsa gaetana, che con un sapiente lavoro artigianale, una ricerca accurata dei materiali per le decorazioni, ha dato vita a borse uniche. 
Romantiche, capricciose, frivole, come solo una donna sa essere: queste borse sono il risultato di un lavoro paziente e meticoloso, che Sara ha imparato in anni di esperienza, sempre alla ricerca di materiali e tecniche di lavorazione, che rendessero le sue borse preziose. 
Ha fatto leva sulla manualità trasmessa da sua madre, sul desiderio di ritagliarsi uno spazio tutto suo in cui creare, seguendo l'ispirazione del momento.
Le sue clienti sono donne che vogliono una creazione artigianale, fuori dall'omologazione, qualcosa che le faccia sentire uniche.

                                                                             (Vittoria)


martedì 20 ottobre 2015

#Myak l'eleganza della lana tibetana

Può capitare di avere l'idea giusta proprio davanti agli occhi, e scoprire che può essere la soluzione migliore per te e per chi ti circonda.




Oggi raccontiamo il percorso, non privo di imprevisti di Andrea Dominici, veterinario da anni in Tibet, che ha realizzato un sogno imprenditoriale e non solo.
Tutto inizia in #Tibet, dove Andrea lavora da anni, con la sua socia Paola. Lo stretto contatto con i nomadi tibetani, ha dato loro la voglia di credere in un sogno: dare a questa popolazione un' opportunità di sviluppo. La soluzione è stata  quella del social business.

In Tibet tutta l'economia ruota attorno agli yak e così è nata l'idea di utilizzare il prezioso e morbido sotto pelo, di questi animali. La fibra ricavata, un tipo particolare di lana, è risultata subito adatta alla tessitura.


Da quì l'esigenza di unire due tipi di eccellenze, quella della materia prima, la #lana di #yak e quella della tradizione tessile biellese.
Nel 2012 Andrea ha iniziato con alcune prove di tessitura ed i risultati sono stai ottimi, sia dal punto di vista della qualità, sia da quello dell'eleganza.









La lana utilizzata, è ricavata da una semplice pettinatura dei baby yak, con un approccio attentissimo al loro benessere.













La lana di baby yak è morbida come il cashmere, ma ha proprietà termiche uniche, infatti, risulta caldissima, oltre ad avere un potere traspirante per il sudore, molto più elevato della lana merino.
Toccare con mano la realizzazione del sogno di Andrea è possibile, presso la fiera di "Fili tibetani" a Candia (TO) dal 30 ottobre al 1 novembre, oppure nello showroom "Myak" di via Ivrea 10 - Candia www.myak.it

Parlare di eccellenze e di persone che hanno raggiunto il loro sogno, è la nostra missione!
                                                                                                                                                                                                        (Vittoria)

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martedì 13 ottobre 2015

#Levaggi sedie d'autore

Non è sempre facile scegliere il personaggio di cui parlare sul nostro blog. L'Italia è il paese degli artigiani e noi cerchiamo particolarità, originalità e tradizione. Per questo abbiamo deciso di parlare della storica famiglia Levaggi di #Chiavari. Scopriamoli insieme... 

Secretee - 1 anno fa

Famiglia Levaggi: sedia per eccellenza

"Ci chiediamo costantemente in cosa bisogna credere per "risorgere" da questa crisi, e la risposta è sempre la stessa: artigianato, come concentrato di tradizione ed esperienza, connubio vincente, che ha portato il made in Italy, al successo in tutto il mondo. Oggi vi portiamo in Liguria e precisamente a Chiavari "capitale del Tigullio", alla scoperta della "chiavarina", una sedia vanto dell'artigianato italiano, il cui nome è affiancato a quello della famiglia Levaggi. I fratelli Paolo e Gabriele Levaggi sono i giovani seggiolai, che continuano la produzione di sedie fatte interamente a mano".  http://www.levaggisedie.it/

Ne parliamo con grande entusiasmo ed orgoglio, a distanza di un anno, perchè questi maestri artigiani, crescono e fanno conoscere i loro prodotti nel mondo, garantendo la qualità del Made in Italy d'eccellenza.

Parliamo di sedie eleganti, ultra leggere e robuste. Lavorate con maestria e passione. Un mix perfetto di tradizione ma anche di innovazione, che unisce l'esperienza ad un design innovativo e futuristico.  

















Nulla viene lasciato al caso: la scelta del legno è il primo passo per ottenere un prodotto unico. Deve essere quello degli alberi dell'Appennino ligure, come faggio, ciliegio, frassino e acero. 

Continuare la tradizione familiare dei Levaggi, ha permesso ai giovani della famiglia, di poter crescere un'azienda solida, capace di sfidare i tempi che cambiano, attraverso un rinnovato entusiasmo per il prodotto ed il lavoro!

                                                                                     (Vittoria)









lunedì 12 ottobre 2015

#Carlotta Parisi, quando le radici sono un punto di partenza

Due anni fa, ho conosciuto una donna straordinaria, piena di entusiasmo e coraggio, forte e audace. Direi, la perfetta incarnazione delle donne tipiche della Val d' Orcia: Carlotta Parisi.
La ricordo con affetto, ed oggi ripropongo un flash della sua intervista e non solo...

Secretee - 2 anni fa


"Abbiamo scelto lei, perchè, ha avuto il coraggio di portare le sue radici ed un inestimabile patrimonio emotivo familiare, in giro per il Mondo, pur di accrescere ed affinare quel "talento", che pulsava in lei fin da bambina. L'abbiamo scelta, perchè, quando le è stato proposto un futuro con tanti risvolti, lontano da "casa", lei, ha deciso di ritornarci. L'abbiamo scelta, perchè, ha voluto essere protagonista della sua storia, in un mondo disegnato da lei, a tinte forti e vivaci, in cui la scenografia era stata già studiata dalla natura, proprio in quel luogo fatto di profumi e colori."   www.carlottaparisi.it



Parlare di Carlotta Parisi oggi, inquadrandola semplicemente come un'artista della carta pesta o come eclettica illustratrice, è più che riduttivo. Lei è un'artista a tutto tondo, capace di abbracciare ogni aspetto dell'Arte, nel senso più ampio del termine.


La sua storia, come artista/artigiana, nasce quando ha realizzato l'importanza di partire dalle proprie radici, per intraprendere un percorso nuovo, fatto di colori e profumi, che solo il luogo, in cui sei nato, riesce a trasmetterti. E da lì, con costanza e determinazione ha creduto nel suo sogno, a tal punto da realizzarlo materialmente, sotto forme di personaggi romantici, animaletti sinuosi e mille altre cose ancora.

In lei è vivo il legame con la sua meravigliosa Val d'Orcia, da cui trae l'energia per la realizzazione di opere incredibilmente espressive. La rappresentazione di donne, dalle forme rotondeggianti, che a volerle leggere in una chiave diversa, sembrano rappresentare la generosità e l'altruismo. 
Parliamo di talento, quando a guardar qualcosa, ci sembra perfetto e ci emoziona. Questo è quello che accade con le creazioni di Carlotta, che malgrado siano, esseri immobili, sembrano vivere di anima propria!
(Vittoria)

venerdì 9 ottobre 2015

#Capone & BungtBangt forever green

Ascoltavo la radio quando ho sentito per la prima volta il brano "Ballo del Por Pon Pof" ed ho pensato "Wow che sonorità e che metrica", così mi sono documentata e la sorpresa è stata doppia: la band era quella di Maurizio Capone & BungtBangt, partenopei doc con l'amore per l'artigianato, non il classico e più convenzionale, ma quello capace di trasformare i rifiuti in strumenti musicali.

Ripercorriamo insieme quell'intervista di tre anni fa, accompagnati dal brano che me li ha fatti conoscere...

                                          "Ballo del Por Pon Pof"

Secretee - 3 anni fa


"Siamo molto orgogliose di essere riuscite ad intervistare Maurizio Capone, frontman di una band che utilizza strumenti musicali non convenzionali. Quando rap, hip hop, reggae, tecno e melodia si mescolano alla creatività napoletana si innesca un che di esplosivo: Capone & Bungtbangt.
*Come nasce l'idea della "Capone & Bungtbangt"?
*L' idea nasce nel 1999, ma in maniera istintiva e come sperimentazione, è sempre stata parte della mia ricerca musicale. Da quando ho iniziato a suonare negli anni '80 ho sempre aggiunto nel mio set di strumenti convenzionali, qualcosa creato da me..."                               (www.caponebungtbangt.com)

Li ritroviamo oggi più grintosi che mai, pronti con un nuovo tour che li porterà a diffondere musica ma anche ideologie. Parola d'ordine? "Riciclare" per attingere dal passato, e dare una svolta al presente ed al futuro.


Nel frattempo hanno lavorato con grandi artisti come il sassofonista James Senese, per il brano dal titolo "Napule simme nuje" 


La band di Maurizio Capone usa il potere della musica, come strumento per sostenere campagne a favore dell'ambiente e non solo.
Impegnati da sempre anche nel sociale, diventano portavoce di una Napoli capace di mostrare una nuova immagine verde; proprio come vogliamo che sia!

(Vittoria)


Con #Salvatore Giuliano W la scuola


Tre anni fa Sveva mi aveva parlato di un preside rivoluzionario, qualcuno capace di cambiare l'idea di scuola. Un uomo del Sud, capace di rinverdire un ambiente scolastico, attraverso un'idea tanto semplice quanto efficace, quella del Book in progress, questo preside era, e lo è tutt'ora,  Salvatore Giuliano, dell'Istituto Tecnico Industriale-Liceo Scientifico Tecnologico  "E. Majorana" di Brindisi. A quel punto non restava che incontrarlo.
Ecco cosa scrivemmo su di lui...

Secretee - 3 anni fa

"#ITIS E. MAJORANA: a scuola di eccellenza"


"Per la nostra nuova intervista non abbiamo scelto un artigiano, né un creativo ma, un dipendente pubblico, Salvatore Giuliano preside dell'Istituto Tecnico Industriale - Liceo Scientifico Tecnologico "E.Majorana" di Brindisi. La fondazione Agnelli (Istituto Indipendente di Cultura e di Ricerca nel campo delle scienze umane e sociali) ha annoverato l'I.T.I.S. Ettore Majorana tra le scuole di "eccellenza". Superquark ha dedicato una puntata a questa scuola e persino il ministro Profumo l'ha visitata"...

Cosa si sta realizzando ora, a distanza di qualche anno dalla nostra intervista, in questa scuola del futuro?  

Ho avuto il piacere di rincontrare il Preside Salvatore Giuliano, circa una settimana fa, e posso assicurarvi che questa scuola, trasuda entusiasmo e motivazione; elementi fondamentali per creare un tessuto scolastico concreto e solido, in cui gli studenti avvertono il reale sostegno da parte dei docenti, e si affidino completamente a loro, per arricchire quel bagaglio culturale, da permettergli uno sbocco reale sul mondo del lavoro.
Anche in questo caso il potere dei sogni ha permesso di realizzarne uno importante, quello del CAMBIAMENTO, concreto e profondo, in cui tutti si riconoscono e trovano una propria collocazione.
Il book in progress di questa scuola è la risposta giusta al costo dei i libri di testo per le famiglie, crea un sistema di apprendimento vivo, vivace e attivo, in cui gli studenti si sentono protagonisti in prima persona, utilizza uno strumento come l' iPad, permette la diminuzione notevole dell'abbandono scolastico, è una spinta motivazionale per il corpo docenti, che con entusiasmo e rinnovata passione, trasmettono conoscenza ed esperienza ai ragazzi.
Dando un'occhiata al sito www.majoranabrindisi.it salta subito all'occhio l'impegno costante di tutti all'interno di questa scuola, che non chiude i battenti, neanche di domenica  http://www.eventbrite.it/e/biglietti-sunday-school-majorana-17858869359 offrendo l'opportunità ai dirigenti scolastici, di partecipare ad un corso di formazione, per poi entrare nel sistema del book in progress del "Majorana".
Si hanno molte occasioni di toccare con mano l'entusiasmo di questi studenti, ma l'emozione più forte, quella che si rinnova ogni anno, esplode come una liberazione, il giorno della cerimonia del diploma. Guardate il video...


Parlerei di questa scuola per ore, perché rappresenta quella scuola, che forse, nessuno di noi ha mai potuto frequentare.
W la scuola del Preside Salvatore Giuliano, dei docenti e dei fortunatissimi studenti! 

(Vittoria)

giovedì 8 ottobre 2015

Mosmea si anima di piccole creature

Cercavamo un'artista, un'artigiana capace di stupirci con le sue creazioni, e così, durante le nostre ricerche, abbiamo scoperto Francesca Genetti, un'autentica rivelazione per abilità e doti artistiche.
Secretee è arrivato in Trentino, per dare voce ad una giovane "sarta" fuori dagli schemi.
Ecco cose scrivevamo di lei, non molto tempo fa...

Secretee - 3 anni fa

"#MosMea: quando la "stoffa" incontra la creatività"


"Continua il nostro viaggio attraverso l'Italia che produce. Questa settimana vi presentiamo una giovane imprenditrice trentina che definire, semplicemente, bag designer ci sembra riduttivo. Francesca Genetti crea, nel suo laboratorio MosMea, accessori (borse, anelli, portacellulari, ecc.) 100% made in Italy, che rendono co-protagonista chi li indossa e che, grazie alla personalizzazione, lasciano alla cliente la possibilità di affermare la propria individualità. Che altro dire? Thumbs up! 

*Che cosa significa MosMea?* 
Questa è una delle domande che prima o poi chi si imbatte nel mio laboratorio..."

Ed ora, cosa realizza Francesca?

Meravigliosi cuscini e componenti d'arredo, ispirati ai nostri amici animali, minuziosamente disegnati, da sembrare reali sotto tutti i punti di vista.


Ora parlano di lei, anche sulla rivista "Casa Mia" numero di ottobre.

                               Il lupo dagli occhi magnetici.


Il gatto curioso.

Il cane che ride, o almeno, io lo vedo così.

Il tenero riccio accoccolato, che pare saltar fuori dal tessuto.

Accessori e componenti d'arredo tutti da personalizzare, magari, proprio con le foto dei nostri amici animali, compagni di viaggio di una vita, che possono continuare a vivere ancora, disegnati su morbidi cuscini, per rimanere con noi e non lasciarci mai più!

(Vittoria)








#Italian Cake Design


Come spesso accade, quelle che negli Stati Uniti sono già una moda o tendenza, da noi arrivano con qualche anno di ritardo, recuperando, però, in raffinatezza ed eleganza.

Il cake design era per me argomento nuovo, fino a quando non mi sono imbattuta in una decoratrice di dolci, molto particolare: Fabiola Giardinaro.
Siciliana doc, trasferitasi in Piemonte qualche anno fa, ha scoperto per gioco, la sua passione per la decorazione, ma ben presto, si è trasformata in professione, quando, in varie occasioni, ha saputo dimostrare il proprio talento.
Ecco il post che le abbiamo dedicato:

Secretee - 3 anni fa

"Fabiola Giardinaro: semplicemente...dolce!"

"Mentre io, Vittoria, lavoravo alla bozza della mia prossima intervista, Sveva curiosava fra le creazioni della mostra Sugar Art, presso il Circolo degli Artisti di Torino.
Conosco Sveva da anni, é così razionale e pragmatica, non avrei mai pensato che, si sarebbe innamorata della pasta di zucchero. 
Sveva: "In realtà, volevo conoscere un po' meglio il cake design italiano. Mia figlia (9 anni) adora "Il boss delle torte" (il pasticciere italo-americano Buddy Valastro) e le sue creazioni, improbabili per i miei gusti. Mi aspettavo di trovare qualcosa del genere e invece, ho visto e fotografato, creazioni delicate e raffinate, dallo stile tutto made in Italy".

Fu in quella occasione che Sveva, incontrò Fabiola Giardinaro, che a differenza di altre sue colleghe più abituate alle esposizioni, rimaneva timidamente dietro le sue creazioni, facendo in modo, che fossero loro a parlare per lei.

Ed infatti...è stata questa sua semplicità che ha colpito non solo noi, ma il pubblico.

A distanza di qualche anno, scopriamo che ha vinto il terzo posto ai Campionati Italiani di Cake Design, presso la Federazione Italiana Pasticceria,
nel 2014. 

  
Il premio assegnato è stato per la sua creazione "The secret garden".


Complimenti vivissimi alla nostra amica Fabiola, che con semplicità ha conquistato tutti noi!

(Vittoria)

martedì 6 ottobre 2015

#Tattoo? Yes, I can!

Quando ho realizzato l'intervista ad Alessandro De Virgilio, lui aveva già dato una svolta alla sua carriera professionale; abbandonato il completo giacca e cravatta da venditore, si era lasciato guidare dalla sua passione per l'arte grafica, trovando il coraggio e la determinazione, per diventare un tatuatore talentuoso e apprezzato nella sua città.
Ecco cosa ho scritto di lui qualche anno fa: 

Secretee - 3 anni fa


"Imparare ad ascoltare le proprie passioni, coltivarle, perfezionarle fino a trasformarle in una vera professione. Ce lo racconta il personaggio di oggi che ha deciso di non limitarsi a disegnare su carta e dipingere su tela. *Ciao Alessandro, parlaci di te.
* Sono un lavoratore "atipico": impiegato in una nota concessionaria auto a Brindisi di mattina, tattoo artist di pomeriggio. 
*Come e quando hai trovato il coraggio di cambiare "vita lavorativa"?
* Tutto è iniziato quando lavoravo a tempo pieno come impiegato: avvertivo che avrei dovuto liberare la mia forma artistica ..." 

Alessandro De Virgilio oggi: 

Nel tempo ha imparato e raffinato le sue tecniche di tatuatore, cercando di offrire un servizio eccellente, non solo dal punto di vista igienico, di sicurezza dei prodotti impiegati ma, anche sulla particolarità dei disegni proposti.


Guidato da una sensibilità e da un grande altruismo, cerca sempre di comprendere al meglio le esigenze dei suoi clienti, donando loro un' opera d'arte destinata a durare per sempre.


Ora Alessandro De Virgilio è "Sandro Tattoo" un riferimento per tutti gli amanti del tatuaggio, non solo simbolo di mode o tendenze, ma un nuovo linguaggio grafico immediato e comunicativo.


                            Il potere dei sogni, premia gli audaci!

                                                                                           (Vittoria)

lunedì 5 ottobre 2015

#Orlando Furioso: Originali per scelta!


La scoperta di questa sartoria nel pieno centro di Torino, è stata per me una vera ed autentica proiezione nella mia infanzia. Sono cresciuta fra i gessetti e gli spilli, che mia madre sarta, aveva in bella mostra sul suo tavolo da lavoro. Non è stato difficile decidere di intervistare queste coraggiose giovani imprenditrici della moda sartoriale.

Ecco cose ho scritto su di loro:


Secretee - 3 anni fa



"Adoro le sartorie! Ho ascoltato decine di volte i racconti di mia madre, sarta in un atelier di abiti da sposa. Per questo motivo ho proposto alla redazione di Secretee un'intervista a "L’Orlando Furioso" una sartoria tutta al femminile e un po' speciale, in via Le Chiuse 6 a Torino. Al mio arrivo mi accoglie Nicoletta Fabbini, la responsabile delle sarte, che mi conduce in laboratorio. E’ un ambiente molto luminoso e intimo. C’è fermento intorno al grande bancone, cinque sarte sono al lavoro e chiacchierano allegramente."


Diamo un'occhiata alla nostra sartoria oggi:


Le scopriamo raffinate, regine indiscusse del buon gusto e dell'originalità a tutti i costi, proiettate contro quella globalizzazione che ci vuole tutte uguali.



L'aria che si respira qui, è quella della passione vera, della consapevolezza e dell'impegno costante, che le ha spinte a realizzare anche una linea per bambino.


Provare e riprovare, finchè non si trova la soluzione giusta. Insistere e crederci sempre ad ogni costo.


Il tempo, l'impegno, la passione e la costanza alla fine premiano sempre. Complimenti ragazze!

                                                         (Sveva)